Nel variegate mondo degli strumenti finanziari messi a disposizione delle aziende, si è fatto notare negli ultimi anni Bunq Business (sito ufficiale).

L’azienda olandese, infatti, nonostante non vanti per ora la reputazione di Revolut o N26, è riuscita a farsi largo in mezzo ad una concorrenza estremamente agguerrita facendo leva su una proposta di buon livello, caratterizzata da robuste dosi di innovazione.

Andiamo quindi ad esaminare nel dettaglio i suoi prodotti riservati alle aziende individuali, per capire se sia il caso di tenerle in considerazione oppure optare per qualcosa di diverso.

A proposito di Bunq

Una analisi di questo genere non può che partire dall’azienda. Bunq ha iniziato ad operare nel 2014, dopo aver ottenuto la licenza necessaria per poter offrire servizi bancari da DNB, la banca centrale olandese. Il suo varo, però, risale a due anni prima, su impulso del CEO, Ali Niknam.

La versione beta di Bunq (sito ufficiale) è stata immessa sul mercato nel 2015, con un’offerta riservata a mille utenti, andata esaurita nel giro di un’ora. Seguita alla fine dell’anno dal lancio dell’app ufficiale, che ha anticipato solo di pochi mesi quello della versione Business, arrivata per soddisfare le richieste provenienti dal mondo dell’impresa. Il 2017 è stato poi l’anno dello sbarco in Germania e Austria, a conferma della giustezza della strada intrapresa. Seguito nell’anno successivo da quello in Italia, Francia e Spagna.

Nello stesso anno Bunq (sito ufficiale) ha dato vita ad un accordo con TransferWise, in seguito al quale i suoi utenti hanno potuto ritagliarsi la possibilità di inviare denaro all’estero in maniera molto più veloce e a costi 8 volte inferiori, beneficiando del tasso di cambio reale.

Il 2019, oltre all’allargamento del raggio di azione a Belgio e Irlanda, ha visto l’azienda lanciare una serie di prodotti innovativi che le hanno permesso di allargare notevolmente la propria clientela e di solidificare le proprie basi in vista di una successiva espansione.

Caratteristiche di Bunq Business

Quali sono le caratteristiche che hanno permesso a Bunq (sito ufficiale) di ritagliarsi una posizione di rilievo in un settore sempre più affollato?

In primo luogo l’utilizzo intensivo delle nuove tecnologie informatiche, che hanno spinto gli osservatori neutrali ad indicare l’azienda olandese come la Whatsapp del settore bancario già nel 2015, quando divenne più chiaro il suo modus operandi. In particolare Bunq (sito ufficiale) si è segnalata come una delle prime aziende di fintech ad eliminare la necessità dell’IBAN.

Inoltre, nel dicembre del 2017 ha introdotto “Instant Payments”, un sistema grazie al quale gli utenti sono in grado di trasferire in pochi secondi somme di denaro di qualsiasi entità su conti bancari aperti presso altri istituti di credito facenti parte dell’eurozona.

Uno dei punti qualificanti del sistema proposto è quello che punta a far risparmiare tempo prezioso alle imprese. Quel tempo considerato un bene prezioso nel mondo degli affari e il quale viene spesso eroso dalla necessità di attendere risposte da una burocrazia in grado di rivelarsi infine un vero e proprio ostacolo o da incombenze che potrebbero invece essere risolte con la presenza di strumenti adeguati. 
In quest’ottica Bunq propone ad esempio un collegamento diretto tra il conto e il software di contabilità detenuto dalle aziende, oppure l’esportazione automatica dell’estratto conto. Servizi estremamente preziosi per le realtà imprenditoriali le quali intendano concentrarsi esclusivamente sugli affari.

Infine la possibilità di accantonare una somma di denaro in previsione di una spesa futura. E’ infatti sufficiente impostare l’obiettivo di risparmio per fare in modo che l’app provveda ad arrotondare i pagamenti da €1 a €5 in modo da mettere da parte la cifra eccedente.

Come effettuare la registrazione a Bunq Business

La registrazione a Bunq Business (sito ufficiale) non differisce per grandi linee dai processi di altri servizi analoghi e può essere espletata nell’arco di pochi minuti, solitamente non più di cinque. Per condurlo a buon fine basta inviare i dati del proprio documento di identità e i dettagli relativi all’azienda. Da sottolineare come per l’apertura del conto non sia previsto alcun costo.

Va però ricordato come il conto business possa essere aperto solo dai titolari d’impresa individuale oppure di un’impresa con dipendenti i quali possano fornire il numero con cui l’azienda è iscritta nel Registro Imprese. A questa prima condizione se ne aggiunge poi una seconda, ovvero la necessità di fornire la prova che il titolare d’azienda sia effettivamente residente nella nazione da cui proviene la richiesta. Solitamente sono sufficienti un contratto d’affitto oppure una bolletta recente relativa alla fornitura di energia elettrica.

Quanto costa il conto Bunq Business?

Per quanto riguarda i costi, Bunq Business (sito ufficiale) prevede un canone mensile pari a 9,99 euro. Cui se ne vanno ad aggiungere altri 19,99 nel caso in cui si intenda optare per Super Green, che permette di avere 25 conti secondari inclusi. Nel caso si intenda averne ulteriori 25, per un totale di 50, il costo sarà di 9,99 più 19,99 euro. L’imposta di bollo è a carico della banca.

Per quanto concerne invece i costi variabili, il bonifico SEPA costa 10 centesimi, il bonifico SWIFT in entrata 5 euro sino a 10mila, 10 sino a 10mila e 25 oltrepassando quota 100mila. Quello in uscita prevede invece un costo di dieci centesimi con il tasso di cambio assicurato da TransferWise, come la richiesta di pagamento istantaneo.

Per quanto riguarda il prelievo ATM, i primi dieci mensili sono gratuiti, mentre per i successivi si pagano 99 centesimi, come accade per i prelievi esteri in ambito UE.

Infine l’estratto conto, il cui invio online comporta un costo di 10 centesimi tramite posta elettronica, che diventano 20 per l’email al contabile.

A chi si rivolge Bunq Business

Va specificato che ad aprire il conto Bunq Business (sito ufficiale) sono soltanto le imprese individuali. Proprio per questo motivo è considerato uno strumento ideale per le startup innovative, le quali possono contare su una notevole serie di funzioni cui appoggiarsi nella loro attività.

Basti pensare ad esempio alla possibilità di scannerizzare la fattura, che consente all’app di reperire immediatamente i dati necessari per eseguire il pagamento automaticamente, o di importare direttamente quelle giunte in formato pdf.

Anche gli accessi ai propri dipendenti possono essere gestiti in maniera semplice e rapida. Basta infatti un attimo per consentirli o revocarli. Una gestione resa facile dall’arrivo di notifiche istantanee, con eventuali addebiti non dovuti che possono quindi essere bloccati, permettendo un livello di sicurezza molto elevato.
Per quanto riguarda l’App, è compatibile con i sistemi operativi iOS e Android. Nel caso non si abbia il proprio smatphone al seguito, il conto può poi essere gestito tramite desktop e Apple Watch.

Il conto bunq è sicuro?

Quando si affronta il discorso relativo a questo genere di conti, un argomento assolutamente dirimente è quello della sicurezza.

Per il quale, nel caso di Bunq (sito ufficiale) occorre partire dal fatto che la banca deve rispettare i criteri imposti dalla DNB, i quali prevedono la garanzia per i depositi sino a 100 mila euro per effetto del Sistema di Tutela dei Depositi. Cui si aggiunge la possibilità di sospendere e riattivare in qualsiasi momento le carte associate al conto, opzione che può risultare utile quando esse non siano utilizzate. Anche I codici PIN possono essere controllati e modificati con estrema rapidità, riducendo il rischio al minimo. 
Infine l’accesso, che nel caso della app può essere effettuato tramite codice numerico, impronta digitale o riconoscimento facciale.

Le alternative a Bunq Business

Naturalmente Bunq Business (sito ufficiale) va messo a confronto con le possibili alternative, in modo da stabilire se sia il caso di adottarlo o meno.

Tra le imprese del fintech che forniscono sevizi analoghi a quelli di Bunq a favore delle aziende, quelle da prendere in considerazione sono le seguenti:

  1. N26, startup tedesca che opera ormai dal 2013 offrendo conti bancari accessibili per i residenti della maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea. L’azienda offre un’app mobile e una piattaforma desktop di buon livello, favorendo scambi di denaro a condizioni favorevoli grazie ai tassi di cambio forniti da Transferwise. Una proposta che ne ha fatto uno dei punti di riferimento del settore;
  2. TransferWise, azienda britannica che offre i suoi servizi dal 2011, vantando una specializzazione in cambi di valuta e servizi di trasferimento di denaro tra conti di diversi Paesi. Servizi che offre in cambio di commissioni le quali sono comunque in grado di risultare convenienti;
  3. Monese, altra azienda del Regno Unito operante dal 2013, proponendo alla propria clientela trasferimenti di denaro, conti correnti o altri servizi. Tra i maggiori vantaggi il fatto che non esista necessità di dare un indirizzo permanente per poter aprire un account. I trasferimenti sono gratuiti nel caso in cui abbiano luogo tra utenti affiliati a Monese, a pagamento soltanto in caso contrario;
  4. Revolut, probabilmente il protagonista più dinamico del settore. L’azienda è anch’essa operante nel Regno Unito, base per una espansione sempre più larga lungo tutto il continente europeo. Il paniere di servizi proposti e la convenienza resa possibile dalla collaborazione con Trasferwise per i cambi di valuta, hanno permesso a Revolut di attirare un numero sempre maggiore di aziende alla ricerca di strumenti operativi di livello.

Pro e contro

Per quanto riguarda i pro e i contro, possiamo dire che tra i primi va sicuramente messo in rilievo l’interesse dello 0,27% accordato a tutti i depositi effettuati. Oltre ai tanti servizi di livello che possono realmente essere utili nella gestione della propria azienda. Servizi che, però, comportano costi più elevati se paragonati a quelli che caratterizzano la concorrenza, anche perché ogni operazione è gravata da commissioni. Anche i soli dieci prelievi gratuiti mensili destano non poca perplessità.

Resta quindi da capire se si intenda avere servizi di qualità ad un costo maggiore o risparmiare, ma avere in definitiva uno strumento abbastanza normale.

Le opinioni su Bunq Business

Quali sono le opinioni su Bunq Business (sito ufficiale)?

Il modo migliore per cercare di capire l’effettiva validità di un prodotto è quello di fare un giro panoramico sul web per reperire i pareri di chi il conto lo ha già aperto e saggiato.

Uno strumento privilegiato in tal senso è rappresentato da TrustPilot, la piattaforma di recensioni più importante a livello globale. Ove al momento troviamo 784 giudizi, la cui media si attesta su un discreto livello. Sono infatti il 54% coloro che lo indicano come eccezionale, cui vanno aggiunti un 6% di Molto buono.

Sull’altro piatto bilancia va invece a collocarsi il 33% che lo indica come scarso, con un ulteriore 5% secondo cui Bunq Business (sito ufficiale) è un prodotto mediocre. Giudizi da tenere quindi nel debito conto prima di procedere oltre.