Il panorama delle offerte di strumenti finanziari rivolti al mondo delle imprese continua ad arricchirsi di nuove proposte. Nel corso degli ultimi anni, infatti, sono state molte le aziende che hanno ravvisato in questo filone una notevole opportunità di guadagno. Ne è conseguito un quadro sempre più variegato, di cui si sono giovate proprio le imprese, anche quelle piccole e medie, che necessitano da sempre di strumenti in grado di agevolare la gestione finanziaria facendo risparmiare non solo denaro, ma anche quel tempo che è sempre più prezioso in ottica aziendale.
Tra gli ultimi arrivati c’è anche Qonto (sito ufficiale), operatore francese che ha iniziato ad offrire i suoi servizi nel 2017, riscuotendo un notevole risultato sul mercato. Andiamo quindi ad osservare più da vicino questa realtà, per cercare di capirne i punti di forza e di eventuale debolezza.
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A proposito di Qonto
Qonto (sito ufficiale) ha visto la luce nel 2016, rivolgendosi espressamente a piccole e medie imprese e liberi professionisti. Se già nei primi due round di finanziamento aveva calamitato 32 milioni di euro, nel corso del terzo l’ammontare del risultato è stato addirittura entusiasmante. Sono stati infatti ben 104 i milioni apportati da una serie di investitori tra i quali figurano nomi come Tencent, il colosso cinese noto per aver sviluppato WeChat, e Dst Global, investitore tech che si era già distinto per il finanziamento di altre imprese hi-tech. A loro si sono poi aggiunti altri due nomi di grande rilievo: Taavet Hinrikus, cofondatore di TransferWise, e Ingo Uytdehaage, CFO di Adyen.
I suoi fondatori sono Alexandre Prot e Steve Anavi, due giovani imprenditori transalpini i quali sono partiti dal riscontro delle notevoli carenze nei rapporti tra banche e piccole imprese. Già nella sua fase iniziale l’azienda aveva attirato le attenzioni di attori di rilievo come la Banca Europea per gli Investimenti, Valar Ventures, la società fondata da Peter Thiel, co-fondatore di PayPal, e Alven Capital, una venture capital indipendente già impegnata nel finanziamento di numerose società di successo.
Dal suo ingresso sul mercato Qonto (sito ufficiale) è riuscito a soddisfare le aspettative di oltre 40mila imprese, tanto da essere associato alla Top 50 Global Fintech “Emerging Stars” di KPMG e H2 Ventures.
Lo sbarco in Italia
Sull’onda del successo riscosso in patria, Qonto (sito ufficiale) ha poi allargato il suo raggio d’azione anche al nostro Paese.
Spinta a farlo da una realtà molto ricettiva, costituita da circa 4,4 milioni di imprese che vantano meno di 250 addetti. Cui vanno aggiunte circa 10mila startup, come risulta dall’ultimo report trimestrale MiSE-Unioncamere-InfoCamere, bisognose di servizi finanziari in grado di sostenerne l’attività e la crescita. Una domanda che non trova grandi risposte da parte di un settore bancario che, nel corso degli ultimi anni, ha preferito focalizzare la propria attenzione sull’internet banking per i privati.
Cosa è Qonto
Qonto (sito ufficiale) è un servizio di pagamento che opera sul mercato finanziario grazie alla licenza ottenuta dall’ACPR (Autorité de contrôle prudentiel et de résolution), l’organismo di vigilanza per le banche e le assicurazioni, collegato alla Banque de France.
La sua nascita è stata caratterizzata da un preciso obiettivo, quello di creare un servizio di business banking online, non solo funzionale ed efficiente, ma anche avanzato da un punto di vista tecnologico e in grado di assicurare convenienza alla propria clientela.
A gestire la piattaforma è una compagnia fintech di stanza a Parigi, Olinda SAS e la proposta si rivolge a piccoli e medi imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi. Una serie di figure che necessitano di soluzioni complete ed efficaci su cui fare affidamento per la gestione finanziaria del proprio business.
I livelli di sicurezza
Anche Qonto (sito ufficiale) si è preso a carico i problemi legati alla necessità di assicurare il massimo di sicurezza alla propria clientela. Per cercare di garantirla ha quindi provveduto a separare i propri fondi da quelli della clientela, come del resto richiesto dalle normative continentali, depositando questi ultimi presso Crédit Mutuel Arkéa. Nel caso, comunque improbabile, in cui l’istituto di credito francese fallisse, i clienti sarebbero garantiti sino a 100 mila euro dal FDGR (Fonds de garantie des dépôts et de résolution), l’istituzione di garanzia creato a tutela dei clienti delle banche francesi.
Cosa si può fare con Qonto
Qonto (sito ufficiale) è uno strumento che opera integralmente online, anche per mezzo di smartphone, e utilizza strumenti ad alto tasso d’innovazione con il preciso intento di semplificare la contabilità. Si può ad esempio utilizzare lo scanner integrato per digitalizzare scontrini, ricevute e note spese, dando la possibilità di eseguire alcune operazioni direttamente al proprio commercialista. Inoltre il conto corrente può essere integrato a qualsiasi software di contabilità grazie alla Qonto Open API.
I clienti hanno inoltre a disposizione un IBAN, in Italia con codice IT, con il quale possono inviare e ricevere bonifici SEPA. Il numero di movimenti è praticamente illimitato ed è possibile visualizzare tutte le transazioni effettuate in maniera estremamente semplice e rapida.
Come iscriversi a Qonto
Per aprire il Qonto Business (sito ufficiale) occorre un lasso di tempo tra i 10 e i 15 minuti, nel corso dei quali occorrerà inanellare passo dopo passo nell’ambito di una procedura comunque semplice, per ultimare la quale sono necessari una connessione al web e i documenti che possono consentire l’identificazione, tra cui quelli dell’amministratore e dei soci, ove si tratti di una società.
Il primo passo consiste nell’inserimento di un indirizzo email al quale, nell’arco di pochi minuti, verrà inviato un codice per confermare l’indirizzo inserito. Una volta che sarà stato inserito il codice si dovrà inserire il numero di cellulare ed una password (che deve contenere 8 caratteri, una lettera maiuscola ed un carattere speciale al fine di poter garantire una certa sicurezza), per poi proseguire.
Il passo successivo è l’indicazione del Paese in cui è registrata la propria impresa, sulla quale dovranno poi essere fornite le informazioni legali, ovvero: ragione sociale, forma giuridica, data di costituzione e numero di registrazione. I professionisti dovranno inserire il codice fiscale, mentre le società o le ditte individuali indicheranno il numero REA.
Una volta terminato l’iter occorrerà attendere circa 24 ore per l’approvazione della richiesta, ottenuta la quale sarà immediatamente possibile ordinare la propria carta e iniziare a gestire i pagamenti.
Quanto costa Qonto?
I conti messi a disposizione della clientela sono tre: Qonto Solo, Qonto Standard e Qonto Premium.
Qonto Solo
Qonto Solo (sito ufficiale), che comporta un costo mensile di 9 euro più IVA, consente l’utilizzo ad un solo utente, include la carta di debito fisica One, cui se ne possono accludere altre a 5 euro l’una al mese più IVA, consente di mettere in campo 20 bonifici SEPA e addebiti diretti gratuiti, con una aggiunta da 0,50 euro più IVA per quelli successivi, oltre a bonifici in uscita in valuta estera per i quali c’è una commissione dell’1%.
Qonto Standard
Qonto Standard (sito ufficiale), con un canone mensile di 29 euro più IVA, il quale ammette sino a 5 utenti, includendo 2 carte di debito fisiche e 2 carte virtuali Mastercard, pagamenti in euro illimitati, 100 bonifici SEPA (in entrata/uscita) o addebiti diretti SDD al mese senza alcuna spesa (0,40 euro per ogni operazione aggiuntiva), mentre i bonifici in valuta estera in uscita via SWIFT prevedono una commissione dell’1%.
Qonto Premium
Qonto Premium (sito ufficiale), al costo di 99 euro mensili più IVA, in cambio del quale il sottoscrittore si garantisce 5 carte di debito fisiche e virtuali One, l’utenza illimitata, 500 bonifici SEPA (in entrata/uscita) o addebiti diretti SDD al mese senza alcuna spesa (0,25 euro per ogni operazione aggiuntiva), mentre i bonifici in valuta estera in uscita via SWIFT prevedono una commissione dell’1%.
L’assicurazione
Qonto offre anche una copertura assicurativa, adattabile alle esigenze.
A seconda della carta (One, Plus, X) una serie di eventi vengono risarciti sino a un determinato limite.
Tali eventi sono:
- ritardo di treni e aerei (450, 900 e 1500 euro rispettivamente);
- consegna ritardata del bagaglio (450, 900 e 1500 euro);
- bagaglio smarrito, rubato o danneggiato (850, 1900 e 4mila euro);
- spese sanitarie sostenute all’estero (76.225, 155mila e 450mila euro);
- spese legali per procedimenti giudiziari all’estero (3100, 8mila e 15mila);
- soggiorno in struttura alberghiera per visitare un parente ricoverato (125, 250 e 500 per notte).
E, ancora, la tutela è estesa alle truffe e a protezione di acquisti online.
In questo caso la protezione ammonta:
- sino a 3mila euro in caso di pagamenti o prelievi fraudolenti effettuati a seguito dello smarrimento o al furto della propria carta;
- sino a 750mila euro ove si verifichi l’uso improprio della carta da parte di un membro dell’azienda al fine di coprire spese non collegate alla professione;
- sino a 3mila euro per la consegna di merci danneggiate oppure non conformi alla transazione avvenuta sul web;
- sino a 400 euro per le controversie tali da richiedere l’intervento di un avvocato, di un ufficiale giudiziario o di un perito.
Altro caso in cui è prevista la copertura è poi quello che prevede:
- sino a 155mila euro in caso si verifichi una invalidità permanente o un decesso causato da un incidente sui mezzi di trasporto pubblico;
- sino a 46mila euro per invalidità permanente o decesso durante un incidente intervenuto su un veicolo noleggiato;
- sino a 150mila euro in caso di danni materiali a veicoli noleggiati;
- sino a 15.500 euro per il versamento di una cauzione durante procedimento giudiziario per violazione involontaria della legislazione di un paese straniero.
Inoltre, la copertura interviene anche nei casi che prevedano la consegna di medicinali all’estero in caso di smarrimento o furto, la necessità di ricevere occhiali, lenti correttive o apparecchi acustici all’estero in caso di smarrimento o furto, la necessità di spedire documenti o oggetti professionali all’estero in caso di smarrimento o furto.
Infine, è prevista la copertura per il trasporto, il rimpatrio, l’invio all’estero di un conducente o di un dipendente sostitutivo e l’invio di messaggi urgenti all’estero.
Pro e contro di Qonto
Nel caso di Qonto (sito ufficiale), i vantaggi sono rappresentati dalla possibilità di integrarvi i gestionali usati in azienda, di personalizzare i limiti di spesa tra collaboratori e dipendenti, associare a ogni movimento del conto note spese, fatture e documenti giustificativi.
Tra i difetti, i più evidenti sono l’esistenza di una commissione sui prelievi di contante e sui bonifici e di costi fissi legati alla gestione delle carte di pagamento aggiuntive.
Le alternative a Qonto
Quali sono le alternative a Qonto (sito ufficiale)?
Il panorama è sempre più variegato e concorrenziale e tra le aziende che offrono prodotti analoghi vanno sicuramente rimarcate:
Qonto vs N26 Business
N26, startup tedesca in azione dal 2013, che propone conti bancari gestibili da un’app mobile e una piattaforma desktop, con cui si propone di favorire gli scambi di denaro a condizioni favorevoli facendo leva sui tassi di cambio forniti da Transferwise;
Qonto vs Monese
Monese, azienda del Regno Unito anch’essa operante dal 2013, la cui offerta prevede in particolare trasferimenti di denaro a costi vantaggiosi, con l’aggiunta di non costringere a legare l’account aperto ad un indirizzo permanente;
Qonto vs Bunq
Bunq, azienda olandese che si propone di facilitare la gestione finanziaria aziendale con alcuni servizi di rilievo, che nonostante i costi ritenuti più alti ha saputo calamitare molti consensi;
Qonto vs Revolut for Business
Revolut, conto britannico che offre servizi innovativi e una notevole convenienza assicurata dalla possibilità di utilizzare i servizi di Transferwise, ovvero il tasso di cambio interbancario;
Qonto vs Soldo Business
Soldo, carta prepagata aderente al circuito Mastercard e abbinata a un conto spese e ad un pannello web che consente di gestire agevolmente depositi e pagamenti.
Nato nel 2015, il conto rappresenta una proposta rivolta al mondo delle imprese, in particolare le PMI, quelle non profit e ai liberi professionisti, con un notevole gradimento sul mercato.
Le opinioni su Qonto
L’ultimo punto che affrontiamo di consueto, quello relativo alle opinioni, sembra diradare ogni possibile dubbio sulla effettiva validità di Qonto (sito ufficiale).
Se, infatti, prendiamo come punto di riferimento le opinioni espresse su TrustPilot, sembrano proprio non lasciare spazio, o quasi, ai detrattori. Su 1387 opinioni sinora rilasciate, da persone che hanno usufruito e lo fanno tuttora di Qonto (sito ufficiale), addirittura l’83% lo considera eccezionale.
Ad essi vanno poi aggiunti il 12% di utenti che ne affermano la bontà, a fronte dei quali fa eccezione, praticamente a confermare la regola, lo sparuto 5% di chi lo ritiene scarso o mediocre. Un giudizio che, quindi, non sembra lasciare spazio a possibili incomprensioni.